[vc_row][vc_column width=”2/3″][box_header title=”Sintesi e caso clinico di sindrome ADHD e autismo di grado lieve” bottom_border=”1″ animation=”1″ top_margin=”page_margin_top”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text css=”.vc_custom_1447172164316{margin-top: 14px !important;}”]IL MEDICO OMEOPATA n. 60 (Novembre 2015)
XIII Congresso Nazionale FIAMO
Milano, 20-22 Marzo 2015

Dott.Gustavo Dominici
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″ top_margin=”none”][vc_column_text]INTRODUZIONE

Con frequenza crescente arrivano all’attenzione del medico omeopatico casi particolarmente complessi conseguenza di reiterate soppressioni mediche e chirurgiche, di prolungate terapie farmacologiche, di fattori costituzionali-miasmatici particolarmente sfavorevoli. In questi pazienti è molto difficile individuare un rimedio omeopatico che possa garantire risultati concreti e stabili nel tempo. Spesso il quadro sintomatologico è caotico e non si trova una similitudine adeguata con alcun rimedio. Oppure rimedi bene indicati non agiscono o solo per poco tempo e non incidono nell’evoluzione del caso. In questi pazienti la prescrizione di un nosode può risultare risolutiva.
Va sottolineato che occorre il nosode simillimum del caso, che qui più che altrove va ricercata con cura la migliore similitudine, pena l’insuccesso. Occorre quindi studiare meglio i nosodi, conosciuti solo in parte, rendendone più facile la prescrizione e liberando così delle enormi potenzialità terapeutiche al momento sotto utilizzate. Questo può avvenire con lo studio approfondito del materiale esistente in letteratura, con nuove sperimentazioni e soprattutto con una maggiore facilità di prescrizione di questi preziosi rimedi ed una attenta valutazione dei riscontri e degli insuccessi.
Questo lavoro ha come obiettivo una sintesi patogenetico-clinica del nosode Proteus (mirabilis, vulgaris o entrambi), con particolare riferimento alla propria esperienza clinica ed al proving di Proteus vulgaris organizzato nella scuola di Omeopatia di Verona nel 2013.

Proteus vulgaris è stato scoperto da Hauser nel 1885; è un batterio Gram negativo che fa parte della famiglia delle Enterobacteriacee. La più recente classificazione ne riconosce quattro specie: mirabilis, penneri, mixofaciens, vulgaris. Sono batteri estremamente mobili. Hanno la forma a bastoncello, ma sono morfologicamente mutevoli, per cui hanno preso il nome dal re del mare che era capace di assumere qualsiasi aspetto volesse.
I Proteus sono ampiamente diffusi in natura, principalmente su sostanze organiche di origine animale in decomposizione. Sono abituali commensali dell’intestino umano e di numerosi mammiferi, uccelli e rettili. Si ritrovano quindi nelle feci umane e animali, nel suolo, acqua, liquami, letame, proteine animali in decomposizione e sostanze putrefatte; sono presenti anche in secrezioni ed ascessi. Il Proteus vulgaris è uno dei principali microrganismi della putrefazione dei cadaveri. Oltre che nell’intestino si può riscontrare la loro presenza come saprofiti nella vagina e nell’uretra, più frequentemente dopo trattamenti antibiotici prolungati ed abbassamento della difese immunitarie. In queste condizioni il microrganismo può diventare patogeno e dar luogo principalmente ad infezioni urinarie, oto-mastoidee e cutanee.[/vc_column_text][vc_column_text]MATERIALI E METODI

Caso clinico
Marco* viene portato in visita all’età di un anno.
Sta assumendo ranitidina e domperidone per reflusso gastro esofageo grave; nonostante la terapia durante i pasti si inarca e piange, vorrebbe mangiare, ma ha dolore. Il bambino ha movimenti scattosi e bruschi. E’ affetto anche da megauretere bilaterale. Si prescrive Nux vomica 6LM.
Torna in studio dopo quasi 2 anni. Magro, pallido, lineamenti delicati.
Non è chiaro il risultato della terapia precedente; nel frattempo il reflusso è scomparso ed il megauretere stabilizzato. Attualmente si ammala di frequente con febbri oltre 39°C; ha orzaioli ricorrenti e/o calazi, anche su tutte le palpebre contemporaneamente; mangia molto, ma non aumenta di peso; desidera carne e pesce; ha feci acide. Inoltre:

• PICCHIA senza motivo; graffia la madre.
• GETTA LE COSE A TERRA, le scaglia lontano CON VIOLENZA (più volte anche durante la visita).
• DEVE MUOVERSI, vuole uscire e correre, anche con febbre molto elevata.
• La notte si sveglia urlando.
• Dalla sala d’attesa ENTRA ED ESCE più volte in studio, battendo la porta CON VIOLENZA; tocca ed ispeziona tutto, senza sosta;
• Nonostante tutto questo movimento risulta freddo al tatto.
• INAFFERRABILE, sguscia via, impossibile visitarlo.
• Impossibile instaurarci un rapporto, SFUGGE OGNI DOMANDA O COINVOLGIMENTO, canticchia, si occupa di altro o da risposte apparentemente prive di senso.

(La sensazione è che capisca ogni cosa, ma semplicemente eviti ogni tipo di contatto)

Tubercolinum lo rende più tranquillo per solo 10 giorni, poi arriva una gastroenterite grave e torna il nervosismo, una eccitazione fuori misura. Anche gli orzaioli migliorano, per poi peggiorare di nuovo. Mangia con troppa voracità, si arrabbia se qualcuno si avvicina. Mercurius solubilis e Iodum danno dei miglioramenti temporanei. STAPHISAGRIA a varie potenze, prescritta per un anno sia nell’acuto che nel cronico, modifica la situazione del bambino – una trasformazione! – che ammala molto meno, gli orzaioli diminuiscono di frequenza, il peso e l’altezza aumentano; anche il comportamento migliora, ma con numerose ricadute. A volte E’ PROPRIO FUORI CONTROLLO. Ora quando ha la febbre elevata rimane calmo e cerca le coccole, ma ogni tanto da’ dei colpi improvvisi.
A quattro anni diventa difficile gestirlo anche a scuola: sputa, lancia le cose, NON PARTECIPA MAI CON GLI ALTRI, CANTICCHIA, SI ESTRANEA, sta per conto suo. Sporca le mutande di feci. Disegna cerchi, mai figure. Viene chiesta un’insegnante di sostegno per un probabile deficit cognitivo. In studio batte violentemente la porta, urla, picchia. Repertorizzando i sintomi (Synthesis 10.1) Proteus è presente solo in 15ma posizione. La scelta cade comunque su questo rimedio per la scarsa confidence degli altri rimedi selezionati e per la straordinaria somiglianza del caso con altri presenti in letteratura1. PROTEUS 200K
Il risultato è più che incoraggiante. Nei 22 mesi successivi viene prescritto quasi esclusivamente Proteus ad ogni ricaduta (uniche eccezioni due casi acuti risolti da Mercurius solubilis e corrosivus), sia nell’acuto che nel cronico, alle potenze 200K prima, MK poi, una sola prescrizione di XMK. Il bambino non ammala quasi più nell’acuto, il comportamento migliora e si stabilizza: gli eccessi scompaiono, ora è gestibile ed è possibile instaurarci un colloquio.

Dopo quasi due anni Proteus cessa di essere efficace. In effetti il quadro sintomatologico è profondamente cambiato, i sintomi scomparsi o notevolmente attenuati. Si riveleranno poi efficaci: Hyosciamus niger, Carcinosinum ed attualmente Lachesis mutus. In quella fase fu diagnosticato autismo di grado non elevato; il bambino è stato sempre seguito psicologicamente, da solo ed in gruppo. Attualmente frequenta con successo la 3a elementare con il sostegno, alle scuole medie probabilmente non ce ne sarà l’esigenza. E’ stato curato esclusivamente con l’Omeopatia. Viene in visita sporadicamente, è diventato cordiale ed affettuoso col medico, spesso non necessita di terapia.
Esaminando i 5 anni di terapia si può concludere che Proteus è stato determinante per l’evoluzione positiva del caso, sia dal punto di vista organico che comportamentale, portando un miglioramento profondo e stabile della sintomatologia. Altri rimedi avevano portato giovamento, su tutti Staphisagria, senza mai ottenere un beneficio stabile a livello comportamentale; benefici concreti invece erano stati raggiunti prima di Proteus nella frequenza delle patologie acute e nella crescita.

* Nome di fantasia.
Nota: in maiuscolo i sintomi particolarmente frequenti ed intensi; in corsivo le espressioni dei familiari.

Proving Proteus Vulgaris – Verona 2013
Nel 2013 la Scuola di Omeopatia di Verona ha organizzato il proving di Proteus vulgaris. 13 prover portarono a termine la sperimentazione, di cui 3 placebo e 10 verum. Fu utilizzata la 200K come unica potenza. L’osservazione è durata 30 giorni; verifiche dei sintomi sono state effettuate successivamente. (2)[/vc_column_text][vc_column_text]RISULTATI

Le caratteristiche del microrganismo ci suggeriscono con intensità almeno tre aspetti: DECOMPOSIZIONE, MOBILITA’, MUTEVOLEZZA. Proprio le ultime due, l’estrema mobilità del batterio e la veloce mutevolezza di forma e dimensioni, hanno fatto concludere che:

Il Proteus è adatto a persone in continuo cambiamento, dalla doppia personalità, a cui piace mascherarsi. La loro natura permette loro di assumere con facilità varie sembianze, sempre diverse. Ecco perché si dice che ‘ha tante forme quante il Proteus’. L’isteria ê una caratteristica della natura del Proteus. (…) Paterson afferma che ‘l’isteria emotiva, tipica del rimedio Ignatia amara, si trova anche nel proving del bacillo Proteus’.(1)

E ancora:
La persona Proteus, se costretta ad esprimere emozioni e pensieri, può diventare estremamente aggressiva, perché il suo scopo è il cambiamento continuo al fine di evitare di essere riconosciuto. (3)
La sensazione di Proteus è quella di essere una nave in mezzo alla tempesta, preda della violenza della natura e degli elementi. (3)

Queste considerazioni sono interessanti e probabilmente corrispondenti alla realtà, diventano materiale delicato quando utilizzate per prescrivere, in quanto non facilmente oggettivabili. Preferibile fare affidamento su dati certi e confermati, quali i sintomi guariti dal rimedio nella clinica, ed i sintomi sperimentali, che hanno superato un severo esame prima di essere accettati e diventare parte della patogenesi.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]IL BAMBINO PROTEUS

Il caso clinico esaminato permette di delineare una tipologia caratteristica
basandosi sui sintomi guariti dal rimedio o sensibilmente modificati:

• Magro, pallido, lineamenti delicati.
• Mangia voracemente, ma non cresce.
• PICCHIA senza motivo; graffia la madre.
• GETTA LE COSE A TERRA, le scaglia lontano CON VIOLENZA (più
volte anche durante la visita).
• DEVE MUOVERSI, vuole uscire e correre, anche con febbre molto elevata.
• La notte si sveglia urlando.
• Dalla sala d’attesa ENTRA ED ESCE più volte in studio, battendo la porta
CON VIOLENZA; tocca ed ispeziona tutto, senza sosta;
• Nonostante tutto questo movimento risulta freddo al tatto.
• INAFFERRABILE, sguscia via, impossibile visitarlo.
• Impossibile instaurarci un rapporto, SFUGGE OGNI DOMANDA
O COINVOLGIMENTO, canticchia, si occupa di altro o da risposte
apparentemente prive di senso.
• Difficile gestirlo anche a scuola: SPUTA, lancia le cose, non partecipa mai con gli altri, canticchia, si estranea, sta per conto suo.
• Disegna cerchi, mai figure.
• Spesso feci acide.
• Orzaioli ricorrenti.

I sintomi riferibili più specificamente al bambino secondo lo studio di
Paterson (4) ed i riferimenti nel testo del Julian (5) confermano sostanzialmente la tipologia delineata nel caso clinico:

• Capelli scuri, pallido, mingherlino.
• Esplosioni di collera, aggravate se contrariato.
• Il bambino scalcia e colpisce, si ribella ai genitori, si rotola a terra calciando e urlando.
• Getta qualsiasi oggetto che ha a portata di mano. Dà calci.
• Crisi convulsive ed epilettiformi, meningismo nei bambini durante gli
attacchi febbrili.

Nel testo del Julian vengono descritti due casi clinici del Dr Poisson, di
scarso significato e poco coerenti con le marcate caratteristiche già elencate di Proteus. (5)
Molto più significativi sono i primi due dei quattro casi clinici del
Dr Scheepers, tutti di bambini, che colgono in pieno la tipologia riportata, con numerose similitudini con il caso descritto. (1)
In questi due casi sono interessanti come diagnosi differenziale le prescrizioni precedenti la diagnosi di Proteus, alcune di queste simili al caso qui presentato: Tubercolinum, Mercurius solubilis e corrosivus; altre, quali Tarentula, Syphilinum, Medorrhinum, coerenti con il quadro generale, quanto scarsamente efficaci. Dalla lettura dei casi si rileva infatti come ciascuno di questi rimedi, per quanto ben prescritto, non ha dato risultati concreti e stabili e come la prescrizione del nosode Proteus sia stata determinante.

SINTOMI DELL’ADULTO PROTEUS E SINTOMI GENERALI
E’ facilmente comprensibile che i sintomi sin qui elencati si adattino
particolarmente bene al quadro clinico di un bambino, ed è proprio in
pediatria che Proteus è stato quasi esclusivamente utilizzato. Si intuisce anche
che limitare ai bambini l’uso di un nosode così potente significhi depotenziarlo
enormemente. Il Proving del 2013 della scuole di Verona ha fornito sintomi
intensi e caratteristici, sufficienti a delineare una tipologia di soggetto sensibile a Proteus:

• Soggetti pratici, decisi, risoluti, drastici.
• Soggetti spigolosi, scontrosi; polemici, aggressivi; non lasciano correre.
• Istinto omicida durante un litigio.
• Grandi stravolgimenti. Sovvertimento di situazioni consolidate da molto
tempo. Drastica rottura di rapporti affettivi e professionali.
• Ansia, agitazione, batticuore, continua tensione, paura, che migliorano
piangendo.
• Sensazione di disperazione, di non riuscire a farcela.
• Impulso al suicidio lanciandosi dalla finestra, dopo una vampa di calore ed il bisogno di urlare. Passa lavandosi le mani ed il viso con acqua fredda.
• Senso di energia, di forza, bisogno di attività fisica. Sente il desiderio di faticare, sudare.
• Sensazione di calore con bisogno di aria aperta e fredda.
• Intenso desiderio sessuale.
• Estrema agitazione notturna, rimane sveglio per ore, ha la necessità di fare qualcosa.
• Risveglio alle 5 con senso di soffocamento.
• Sonno disturbato, risvegli con agitazione e stomaco sottosopra.
• Cefalea violentissima. Cefalea esplosiva.
• Risveglio con dolore terribile alla testa, avversione alla luce, i suoni sono insopportabili.
• Sensazione di testa staccata dal corpo.
• Grande pesantezza alla testa.
• Sonnolenza molto marcata, pesantezza alla testa, difficoltà a mettere a fuoco ed a leggere.
• Stordimento, fatica a pensare. Sensazione di essere ubriaca.
• Difficoltà ad ingoiare.
• Gonfiore allo stomaco e a tutto l’addome, come un pallone.
• Un buco allo stomaco.
• Un fastidio allo stomaco, con aria, molto intenso, che non passa.
• Dolori crampiformi e gonfiore.
• Feci come piccole palline scure, presenza dello stimolo, ma difficolta’ ad evacuare.
• Scariche diarroiche scure e di cattivo odore.
• Tosse secca, ad accessi.
• Indici delle mani caldi e rossi.
• Dolore pungente al pollice ed all’alluce destri.
• Dolori articolari a carico delle dita delle mani, al punto da non poter più lavorare.
• L’urina esce come da un rubinetto aperto, come se avesse perso il controllo della sfintere.
• Forti dolori al basso ventre che impediscono i rapporti sessuali.
• Scomparsa delle eruzioni psoriasiche.

Nell’ottimo lavoro del Julian, che raccoglie informazioni da molti autori
francesi (J. Hui-Bon-Hoa; G. Poisson; F. Servaux), oltrechè del Paterson,
si trova la conferma della tipologia del rimedio suggerita dal proving, in
particolare la sintomatologia mentale. In più si ritrovano sintomi in apparati non evidenziati dal proving, ad esempio il cardio vascolare. Questa una sintesi:

• IRRITABILE, TESO, AGGRESSIVO, capace di uccidere quando è in
collera.
• COLLERA SE CONTRARIATO.
• AVVERSIONE PER LA COMPAGNIA
• Comportamento rigido, spesso accompagnato da idee fisse
• Pensieri di suicidio
• Vertigini; CEFALEA; CONVULSIONI.
• Numerosi disturbi allo stomaco. VOMITO. SINGHIOZZO. Aerofagia.
• Ulcere duodenali violente e improvvise.
• DIARREA. EMORROIDI.
• PESO PRECORDIALE, PALPITAZIONI, spasmi dei vasi.
• Tosse. Sensazione di soffocamento. OSTRUZIONE NASALE.
• URINE TORBIDE. VIOLENTI DOLORI.
• MANI BRUCIANTI, INTORPIDITE. Reumatismo deformante; non può
chiudere la mano. Sensazione di DITA MORTE,
• CLAUDICATIO intermittents, deve utilizzare il bastone per camminare;
sciatica, crampi alle gambe.

CONCLUSIONI
Mutevolezza, velocità di cambiamento, estrema violenza in ogni
manifestazione; può uccidere in preda ad un raptus di collera; impulso al
suicidio. Irrequietezza, estrema mobilità, incontenibile, sgusciante, sfuggente, come se ogni contatto potesse risultagli fatale. Polemico, rigido, aggressivo; critica distruttiva, può dissolvere rapporti affettivi consolidati. Va ricordato che Proteus è il microrganismo del materiale in decomposizione; Proteus vulgaris è il principale batterio nei cadaveri in putrefazione.
L’apparato gastrointestinale è il più colpito; disturbi dell’apparato urinario; reumatismi deformanti alle dita delle mani; cefalea; insonnia. Ogni organo ed apparato può essere colpito in profondità. Le principali diagnosi differenziali sono con: Tubercolinum, Mercurius solubilis e corrosivus, Staphisagria, Hyosciamus, Syphilinum, Medorrhinum, Tarentula, Carcinosinum, Iodum ed Apis.

Bibliografia

1 Scheepers, L; Faingnaert, Y; Goossens, M: I Nosodi (quinta parte). I nosodi intestinale: Colibacillinum e Proteus Il Medico Omeopata, 2010, 44, 42-58.
2 Gobbi Frattini, B; Allegri, F; Calieri, R; Ceradini, B; Hodor, A; Mariotti, I; Mayer, M; Medea,
S; Pomposelli, R; Serio, S; Tonini, E; Dominici, G: Proving Scuola di Medicina Omeopatica di Verona: Proteus vulgaris -Il Medico Omeopata, 2014, 56, 26-36
3 Cappello, L; Piterà, F: I nosodi di Bach e Paterson Nuova Scripta, Genova, 2007
4 Paterson, J: I Nosodi Intestinali Bruno Galeazzi Editore, Bassano del Grappa, 1999
5 Julian, OA: La Materia Medica dei Nosodi Nuova Ipsa Editore, Palermo, 1996

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