L’Omeopatia nella cura dell’asma bronchiale

Tre casi clinici di asma curati con l’Omeopatia


IL MEDICO OMEOPATA n. 82

Gustavo Dominici

Medico Chirurgo – Omeopata   ROMA

Direttore de Il Medico Omeopata

Docente Scuola di Omeopatia IRMSO – ROMA

RIASSUNTO

L’Autore riporta tre casi clinici di asma cronica guariti dal rimedio omeopatico Medorrhinum. I Pazienti soffrivano di asma da molti anni: dopo la terapia omeopatica risultano completamente guariti dalla malattia e liberi dall’uso di farmaci antiasmatici. L’Autore prova a delineare i tratti comuni ai tre casi clinici per individuare, confermare ed aggiungere sintomi e caratteristiche cliniche alla patogenesi del rimedio e facilitarne così l’uso terapeutico.

PAROLE CHIAVE

Asma cronico – Legge dei simili – Medorrhinum – Guarigione.

SUMMARY

The Author shows three clinical cases of chronic asthma cured by the homeopathic remedy Medorrhinum. The patients had been suffering from asthma steadily for many years: after homeopathic therapy they are completely cured and free from the use of anti-asthmatic drugs. The Author tries to outline the traits common to the three clinical cases to identify, confirm and add symptoms and clinical characteristics to the pathogenesis of the remedy and thus facilitate its therapeutic use.

KEYWORDS

Chronic asthma – Law of similars – Medorrhinum – Healing.

INTRODUZIONE

I pazienti che soffrono cronicamente di asma sono sostanzialmente rassegnati alla loro malattia, né potrebbe essere altrimenti. Conoscono bene i farmaci da utilizzare, ne fanno un uso moderato, sostengono difficoltà respiratorie lievi senza intervenire, la malattia è parte di loro e cercano di viverla al meglio. Sono consapevoli che sporadicamente ci saranno crisi più gravi, spesso in concomitanza con sindromi virali, fenomenologie allergiche stagionali, a volte senza un motivo scatenante evidenziabile, magari associate a bronchite. In quei casi sanno bene che l’intervento terapeutico dovrà essere più incisivo e quindi più impegnativo per l’organismo: antibiotici e cortisonici per via orale.

Liberare un paziente da questa condizione patologica strutturata gli regala una vita qualitativamente molto migliore, contemporaneamente dà al medico una profonda soddisfazione.

Medorrhinum è uno dei rimedi omeopatici che possono compiere questa apparente magia, spesso in un lasso di tempo incredibilmente breve. Come sempre sarà il livello di similitudine fra paziente e rimedio a modularne il successo terapeutico.

Si espongono tre casi clinici guariti dal rimedio omeopatico Medorrhinum, un nosode prodotto a partire da tessuto patologico umano.

MATERIALI E METODI

Si è seguito il metodo terapeutico dell’Omeopatia Classica detta anche hahnemaniana o unicista.

La visita medica, con esame obiettivo e relative diagnosi, viene completata dalla ricerca della sintomatologia fisica e mentale caratteristica del paziente, non solamente relativa alla malattia per la quale il paziente viene a visita. Il quadro clinico globale così ottenuto viene confrontato con il quadro patogenetico-clinico dei rimedi omeopatici conosciuti per individuare quello più simile. Tale rimedio, detto simillimum, costituisce di fatto la terapia e viene prescritto a potenza varia ed a diversa frequenza di somministrazione. Per facilitare l’individuazione del rimedio si fa uso del repertorio omeopatico informatizzato che permette un veloce confronto fra i sintomi del paziente ed i numerosi rimedi possibili.

CASI CLINICI

Legenda:

In corsivo le parole del paziente o dei familiari.

In maiuscolo i sintomi considerati caratteristici che hanno portato alla prescrizione.

CASO n° 1

J. è un ragazzone di 29 anni.

Nonostante la sua età è già padre di due figli (ne arriverà un terzo) ed imprenditore dalle molteplici idee. La moglie dice di lui che pensa continuamente a nuove attività da intraprendere, senza sosta.

Un ragazzone perché è dotato di una certa mole: alto, corpulento e sovrappeso, il tutto per Kg 131,5 con le masse ben distribuite.

Come accade per la maggior parte degli uomini è la moglie che lo spinge a venire alla visita.

Soffre di “tosse cronica”, che praticamente non cessa mai del tutto e che all’auscultazione può essere senza dubbio definita asma bronchiale. Dolori da discopatie lombari, frequenti epistassi.

Telefonicamente mi è stato chiesto un intervento che attenuasse i sintomi del momento ed ho prescritto Drosera 30CH, che sta assumendo da due settimane con un discreto beneficio.

Il paziente non si lamenta affatto dei suoi disturbi, anzi tende a minimizzarli.

Non può definirsi loquace, comunque è disponibile.

Talvolta arrossisce come per una sorta di timidezza.

In sostanza l’immagine che ne deriva è quella di un “gigante buono”.

5 Novembre 2018 – In studio

ANAMNESI

Da piccolo, sui 4-5 anni, mi asportarono tonsille ed adenoidi.

5 anni fa morì il padre a 67 anni per carcinoma del pancreas.

La madre ha 64 anni, affetta da grave scoliosi; sinusite cronica; sempre un terribile conflitto con lei.

Soffre di psoriasi ai gomiti ed alle ginocchia che peggiora in inverno.

Soffro da sempre di russamento, anche quando ero magro. Tre anni fa feci l’intervento, che migliorò la situazione solo per 6 mesi, e da lì a poco comparve la tosse.

Due mesi dopo l’intervento ebbi una paresi della faccia a sinistra. Ancora sento la differenza con la destra.

Poi iniziai ad aumentare di peso (nota: conseguenza di terapie cortisoniche?).

QUADRO CLINICO

E’ il terzo autunno che tossisco così, per tutta la stagione!

Se mi sdraio sul fianco sto certamente peggio, mentre SDRAIATO SULL’ADDOME POSSO DORMIRE BENE.

Nota: questo sintomo è ben definito e colpisce per la sua peculiarità in quanto con l’addome compresso la capacità respiratoria dovrebbe diminuire.

Sempre senso di gonfiore addominale e gas, sin dal mattino, pancia dura.

Dolore lombare; ho avuto alcuni episodi di dolore disumano, che MIGLIORAVA SEMPRE SDRAIATO SULL’ADDOME.

MORDE LE UNGHIE, da sempre.

Carie dentali all’arcata superiore.

Non ho mai sofferto il freddo, preferisco nettamente il freddo al caldo.

Vorace col cibo. AMA MANGIARE FRUTTA, ACIDA, ANCHE LIMONI.

La moglie:

Non dice mai di no a nessuno.

Non vuole stare mai a casa, lavora 7 giorni su 7.

Ama le macchine d’epoca.

All’esame obiettivo si rileva un evidente broncospasmo su tutto l’ambito.

REPERTORIZZAZIONE1

In sincerità non effettuai alcuna repertorizzazione dei sintomi caratteristici, ero sufficientemente certo della prescrizione. E comunque:

  1. RESPIRATION – ASTHMATIC – lying – abdomen; on – amel.
  2. SLEEP – POSITION – abdomen, on
  3. BACK – PAIN – lying – abdomen; on – amel.
  4. MIND – BITING – nails
  5. GENERALS – FOOD AND DRINKS – fruit – desire
  6. GENERALS – FOOD AND DRINKS – fruit – desire – sour
  7. GENERALS – FOOD AND DRINKS – lemons – desire

MEDORRHINUM MK – Dose unica.

2 Gennaio 2019 – In studio

L’asma è subito migliorata, poi per 15 giorni è stata molto lieve. Ora non c’è più, ma dopo uno sforzo arriva e poi passa. Oppure la sera, prima di dormire, se molto stanco, o per stress; dura 20-30 minuti, senza tosse.

Ho della forfora ed un’accentuazione della psoriasi ai gomiti.

Ho un frequente sanguinamento dal naso, giorno o notte, quasi sempre a destra. La notte almeno una volta a settimana. (Nota: ritorno di sintomo, ne aveva sofferto in passato).

La sera e la notte come un dolore lombare, da sdraiato, con sciatica destra e bruciore al ginocchio. In questo caso sto meglio in piedi o sul fianco sinistro.

Ho la sensazione di avere poca forza nelle mani o come se non durasse a lungo.

La parte destra del viso non è più tornata normale da quando ebbi la paresi, come se fosse rallentata, non elastica. (Nota: non ci sono segni di sofferenza del nervo facciale.)

PA 140/80 – Kg 133,2 – EO: Sibilo alla fine di un respiro profondo.

MEDORRHINUM XMK – Dose unica.

FOLLOW UP

Da allora il paziente non ha più sofferto di asma. A distanza di quattro anni può definirsi guarito.

In questo lasso di tempo ha assunto 3 volte Medorrhinum 200K per malattie acute: il rimedio è stato prontamente risolutivo nelle prime due, la terza somministrazione ha risolto più lentamente.

Inoltre ci sono state: una prescrizione di Sulphur 200K; due prescrizioni di Calcarea carbonica MK; due prescrizioni di Opium MK; una prescrizione di Thuja XMK.

ATTUALITA’

Non più problemi respiratori. Soffre di sporadiche epistassi.

Ha contratto infezione da Covid, curato velocemente da Bryonia. Non era vaccinato.

Il peso è in aumento, i parametri epatici sono alterati, così la glicemia, la PA ai limiti superiori: il paziente va verso una sindrome metabolica. Da oltre un anno gli chiedo con insistenza di intraprendere una dieta adeguata, al momento senza successo.

CASO n° 2

A. è un omone di 37 anni e 126 Kg, sovrappeso, ma anche corpulento, grande.

10 Gennaio 2018 – In studio

ANAMNESI

La sua precedente cartella clinica risale ai suoi 19 anni, quando pesava 102 Kg x 195 cm. Aveva avuto un morbillo emorragico poco prima, grave fino al ricovero. Aveva diarrea ed aveva perso oltre 10 Kg in poco tempo. Giocava a rugby, aveva già subito 5 lussazioni alla spalla, ma sopportava bene il dolore e continuava a giocare. Picchiava suo fratello. Nei sogni si agitava, urlava; aveva paura dei lampioni spenti e del buio. Prescrissi Stramonium MK. Più in là prese anche Belladonna e Pyrogenium, medicina utilizzata di recente con successo in una malattia acuta molto resistente. Era insomma avvezzo a vivere e generare SITUAZIONI MOLTO INTENSE. Poi non lo vidi per anni.

QUADRO CLINICO

Ritorna a visita. Soffre di rinite allergica con episodi asmatici. Soffre di emicrania, anche molto frequente. Ha una storia difficile, con un padre violento che se ne andò di casa. Anche egli sente molta violenza internamente, se ne dispiace. Ha litigi gravi per Mancanza di rispetto, con scontri fisici.

Scatti di rabbia, poca pazienza, mi agito … mi sento come DISTACCATO.

Prescrissi ANACARDIUM ORIENTALIS MK, ebbe un grande giovamento.

FOLLOW UP

Successivamente ANACARDIUM ORIENTALIS XMK, con beneficio, ma aggravamento iniziale prolungato in cui il senso di distacco era prevalente. L’emicrania migliorò molto, ma si manifestò l’ASMA in tutta la sua intensità con affanno anche semplicemente salendo le scale, debolezza agli arti e spossatezza generale; ASMA NOTTURNA. Una situazione difficilmente sostenibile.

Successivamente il paziente sentiva di non poter più controllare la rabbia: arriva ad avere un diverbio con il fratello ed una rottura dei loro rapporti per la PAURA DEL CONTAGIO da Covid nei confronti della figlia. Il 15 Novembre 2019 prescrivo MEDORRHINUM MK.

I successivi 10 mesi il paziente non necessita di interventi, ad esclusione di una prescrizione occasionale di Nux vomica, telefonica. Al ritorno in visita racconta di essere stato molto bene per 3 mesi, senza mal di testa, tornati poi in estate, ma molto meno intensi. Racconta di aver avuto asma, ma non grave. E’ certamente meno rabbioso e violento. Soffre di meteorismo e flatulenze fastidiose.

Il 25 Settembre 2020 prescrivo LYCOPODIUM CLAVATUM MK.

Nei mesi successivi l’asma torna in modo intenso e migliora con CARBO VEGETABILIS 200K ed MK, fino a scomparire lasciando il posto ad una fastidiosa rinite allergica.

Il beneficio dura alcuni mesi, poi l’asma torna preponderante:

Mi sveglio alle 2 con pressione al petto e difficoltà a respirare; ho affanno appena provo a salire le scale; fiacca a gambe e ginocchia; respirando ho la sensazione che l’aria sia calda.

Una condizione asmatica costante, per quanto il paziente abbia una eccezionale resistenza alle difficoltà fisiche, respiratorie e no.

16 Dicembre 2021 – Telefonica

Rivedo la storia clinica, mi rendo conto di come il miglioramento avuto dopo Medorrhinum non sia stato correttamente preso in considerazione.

MEDORRHINUM 200K

FOLLOW UP

Giovamento importante già dopo due giorni. A seguire rimane la difficoltà respiratoria, ma ad un differente livello, scompare il peso al petto. Persino il naso si libera dalla rinite cronica e recupera odori e sapori.

Dopo 3 settimane per una lieve ricaduta assume un’altra dose di MEDORRHINUM 200K; ancora dopo 2 mesi il 28 Febbraio 2022.

22 Marzo 2022 – In studio

Mi sono liberato di muco vecchio … non ho più avuto crisi d’asma.

Sono molto più tranquillo e sereno nei confronti del Covid (Nota: aveva una forte PAURA DEL CONTAGIO, in particolare per le figlie. Non vaccinato.)

Ho preso un cane, l’ho tenuto per 3 settimane: mordeva mia figlia e l’ho dovuto dare via. Ho pianto 10 ore, ho sofferto d’insonnia per tre notti, mi sentivo in colpa, male allo stomaco, un herpes al naso. Poi ho preso un altro cane abbandonato.

Ora dormo bene, mi sveglio una sola volta per urinare, niente asma, non mi sembra vero.

MEDORRHINUM MK

9 Febbraio 2023 – In studio

Covid in Dicembre 2022: Pyrogenium 30CH con rapido risultato.

Poi influenza con sintomi molto violenti per due settimane – OGNI MANIFESTAZIONE E’ INTENSA E VIOLENTA – che ha richiesto diversi interventi. Mai più asma.

MEDORRHINUM XMK

Alcuni giorni dopo mi ha fatto sapere che sentiva la testa come fosse più libera.

Da oltre un anno il paziente non ha più avuto episodi asmatici.

Nota finale: anni prima suo fratello era guarito da un profonda depressione con Medorrhinum.

CASO n° 3

B. è una donna robusta e sovrappeso.

Soffre di ipertensione arteriosa, rinite ed asma allergiche e dismenorrea.

Sin da piccola soffriva di asma allergico e fu curata tramite vaccino iposensibilizzante.

Le furono somministrati altri vaccini: Epatite B per ben 5 volte, perché sembra non attecchisse, antitifo e gli altri di routine. Fu mia paziente oltre 20 anni or sono per eczema disidrosico e venne curata da Thuja occidentalis, furono sufficienti due sole dosi uniche: 200K ed MK.

Ora torna dopo oltre 20 anni per le patologie attuali.

1° Luglio 2021 – In studio

QUADRO CLINICO

Soffre da 5 anni di ipertensione arteriosa per la quale assume valsartan mg 80.

L’asma è una problematica costante ed assume levocitirizina, fluticasone + vilanterolo per inalazione oltre a fluticasone + azelastina spray. Assume inoltre un sonnifero una tantum.

Sono ansiosa, praticamente sempre. Ho anche avuto delle crisi di panico ed un vero terrore del Covid (sogno che mi manca l’aria!) oltrechè del vaccino, che non farò mai! Sogno che mi vengano a prendere per fare il vaccino, praticamente un incubo.

Ha avuto una grande delusione sentimentale, anni fa, ora vive da sola con il suo cane, anche se ho paura degli animali! Ho paura dei topi.

Dormo dalle 2-3 alle 10 di mattina. Quando non riesco assumo il sonnifero per non fare una notte in bianco.

Ha il ciclo regolare, ma le mestruazioni sono molto dolorose.

Soffro moltissimo il caldo e sudo moltissimo, mi imbarazza; più mi agito e più sudo, dappertutto: fronte, schiena, ascelle, labbro superiore.

E’ facile alla commozione, con lacrime.

PULSATILLA 30CH x 2 – Sospensione graduale di antistaminico e anti asmatici.

La paziente migliora.

Riceve ancora Pulsatilla 200K, tre dosi uniche nel tempo.

Migliora ancora, l’ansia diminuisce, rimane la difficoltà respiratoria.

Nell’arco di 5 mesi riceve 5 dosi uniche di CALCIUM SULPHURICUM 200K, una ad ogni crisi.

17 Maggio 2022 – In studio

La notte ho la tosse, non sempre, circa due crisi a settimana, ma impegnative.

LA TOSSE E’ SEMPRE PEGGIO LA NOTTE, oppure sdraiata, nel primo sonno. Anche crisi parossistiche, senso di soffocazione, quasi un attacco di panico.

Non vado a letto prima delle 2-3 e mi metto a guardare la TV. Dopo 1 o 2 ore mi sveglio con tossetta, poi ancora e ancora. Sto bene al mattino dopo le 6-7. Comunque non ho più utilizzato lo spray (né gli altri farmaci).

Sono un po’ più nervosa, mi infastidiscono gli altri, mi intralciano … non sopporto nemmeno il mio cane!

Sono schifiltosa, ho PAURA DI MALATTIE E DEL CONTAGIO (nota: in crociera si è portata le sue lenzuola).

Ho uno spasmodico DESIDERIO DI DOLCI.

Soffro il caldo.

Dopo adeguata riflessione, tenendo conto della cronicità dell’asma, dell’asma di notte, della tendenza a non avere sonno di notte, della paura del contagio e del desiderio di dolci e decido per: MEDORRHINUM 200K

FOLLOW UP

Telefonicamente dopo due mesi ancora 200K, poi un tubo dose di MEDORRHINUM MK dopo altri due mesi, dopo 30 giorni e ancora dopo altri 30giorni. Ogni volta che la paziente mi interpellava per un problema, che fosse asma o altro, prescrivevo la stessa medicina: Medorrhinum.

23 Dicembre 2022 – In studio

La paziente è radicalmente diversa: ha perduto 9 kg di peso, ha superato il Covid con pochissimi sintomi semplicemente assumendo Medorrhinum (non era vaccinata). Porta esami del sangue perfetti. Non assume più alcun farmaco e non ha più tosse. Il ciclo è regolare. Continua a fumare 20 sigarette al giorno (da sempre). E’ molto riconoscente al medico: Non ho più il fischietto notturno, non mi sembra vero! L’ho avevo da sempre! Abbraccia e bacia il medico.

MEDORRHINUM XMK

DISCUSSIONE

Il primo dei tre casi clinici presentati è di fatto un caso facile, anche se questo concetto in Omeopatia può risultare vago ed indeterminato. I sintomi caratteristici del paziente hanno una forte similitudine con i sintomi caratteristici del rimedio Medorrhinum. E comunque ogni passaggio deve essere svolto con accuratezza, per primo la raccolta dei sintomi, che debbono essere ben definiti, intensi ed inusuali2: solo così il caso può essere considerato “facile” ed all’universo patologico può essere sottratto un soggetto asmatico.

Nel secondo caso si evidenzia un errore che ha allungato i tempi di guarigione del paziente: il simillimum era già stato prescritto in precedenza. La visita successiva, dopo circa 7 mesi, non aveva evidenziato con sufficiente chiarezza i benefici della precedente terapia. Accade quando trascorre un lasso di tempo prolungato, i sintomi patologici ritornano, il paziente tende a riferire la fase più recente, spesso ricordando vagamente la precedente. Ci si concentra sulla migliore prescrizione del momento, a volte accantonando la precedente, perdendo così l’occasione di guarire il malato. Errore comprensibile, evitabile solo ricordando il rischio che ciò avvenga.

In questo caso l’individuazione del rimedio non si è basata su keynotes come nel precedente, quanto sulle caratteristiche generali del paziente, in particolare l’intensità e la violenza di ogni manifestazione. A questo si aggiungeva e completava il quadro l’intensa paura del contagio, anche se non riferita a se stesso.

Nel terzo caso la prescrizione risolutiva arriva per esclusione, dopo due rimedi che avevano aiutato la paziente, che era riuscita a lasciare gran parte dei farmaci che stava assumendo. Medorrhinum si rileva poi determinante per la guarigione. Non sempre la prescrizione di questo nosode risulta evidente già alle prime visite.

Questi tre casi hanno qualcosa in comune che ci può aiutare a riconoscere il rimedio?

I due pazienti maschi sono soggetti grandi, corpulenti, non semplicemente sovrappeso. Hanno una struttura costituzionale molto caratteristica. La paziente donna è anche lei di struttura robusta, seppure in maniera minore. Una costituzione massiccia può essere senz’altro attribuita al rimedio e quindi contribuire alla scelta terapeutica. Una evidenza simile è stata sottolineata da vari Autori, in particolare per i neonati Medorrhinum.

I tre pazienti sono fortemente insofferenti al caldo.

CONCLUSIONI

L’asma bronchiale cronica è una patologia profonda e di difficile risoluzione. Questi pazienti sanno che per tutta la loro esistenza dovranno alleviare i loro disturbi con farmaci, a volte impegnativi per l’organismo. La Medicina Omeopatica può affrontare casi simili con la possibilità di risolvere la sintomatologia definitivamente. Medorrhinum è uno dei rimedi utili in situazioni simili.

Ringraziamenti

Ai pazienti per la disponibilità ad esporre il loro caso.

BIBLIOGRAFIA

  1. F. Schroyens: RADAR Opus 3.0.16 – Synthesis Treasure Edition 2009V – ARCHIBEL, Assesse, Belgio.
  2. C. F. S. Hahnemannn; ORGANON dell’arte del guarire. – Traduzione italiana dalla VI edizione tedesca.  CEMON, Napoli, 1981.

Medorrhinum dello stesso Autore:

http://www.ilmedicoomeopata.it/wp-content/uploads/2014/03/MO_40_63-69.pdf

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