L’apprendimento rapido
E’ possibile accorciare considerevolmente i tempi di apprendimento e diventare un buon omeopata prima e meglio?
Una considerazione generale: non studiate da studenti!
I – Scrivere i casi
L’arte della sintesi
Mettere a punto un metodo di trascrizione dei casi, che sia contemporaneamente:
- ESAURIENTE
- SINTETICO
Meno è meglio. L’inutile è dannoso.
Aggiungere:
- LE PROPRIE SENSAZIONI
- Le perplessità
- Le considerazioni
Non scrivere per sé, ma per un immaginario lettore esterno che non conosce il caso.
La scelta dei dati
Organon § 153
In modo particolare e quasi esclusivo i sintomi più salienti quelli particolari, quelli non comuni, quelli caratteristici della malattia.
Lo schema logico
Tenere conto che, anche nel più semplice dei casi, siamo sempre di fronte a:
- UN PROBLEMA (Definizione e descrizione)
- LE POSSIBILI SOLUZIONI (Diagnosi differenziali)
- LA SCELTA MOTIVATA
- I RISULTATI
- LE CONCLUSIONI
- Il problema: definizione e descrizione
Periartrite scapolo omerale sinistra
Donna di 54 anni. Alta, ELEGANTE, RAFFINATA, DELICATA.
Sofferente per numerose patologie croniche: costipazione, dolori reumatici, cistiti ricorrenti, astenia.
Ha DOVUTO PARTECIPARE ad un convegno all’estero; al ritorno ha iniziato ad accusare il dolore. Ora la situazione è INSOSTENIBILE.
La paziente è pallida, estremamente provata. Parla sottovoce per non scatenare il dolore.
- Non posso muovere il braccio, nemmeno la mano e poco le dita!
- Ho pianto per il dolore. Mi fa male tutto il braccio, la spalla, tutto.
- Anche il battito del cuore sento che mi aumenta il dolore!
- Il peso del braccio stesso mi fa sentire il dolore, debbo sorreggerlo.
- Se cammino il dolore mi peggiora, non posso nemmeno muovermi.
- Non so più che fare, lei mi deve guarire! Mi guarisca per favore!
Racconta del viaggio di lavoro, che è stata costretta a fare!
E’ DISPERATA, non ha mai dormito per l’intera notte, mi INVOCA di guarirla.
- Le possibili soluzioni
REPERTORIZZAZIONE(Synthesis 8.1)
- EXTREMITIES – PAIN – Shoulder – left
- EXTREMITIES – PAIN – walking – on
- MIND – WEEPING – pains – with the
- MIND – DESPAIR – pains, with the
- MIND – SENSITIVE – pain, to
- SLEEP – SLEEPLESSNESS – pains, from
- Aconitum
- Arsenicum
- Chamomilla
- Coffea.
- La scelta motivata
Coffea cruda 30 CH – 15 granuli in acqua, un sorso ogni ora, fino a miglioramento dei sintomi.
- I risultati
Ore 20 – Telefonica
- Ha riposato un po’, T 38°C, il dolore va meglio, Ma sto molto male!
Il giorno successivo – Telefonica
- Ho riposato, molto meglio, ma ancora mi fa male!!!
- Ha una voce completamente diversa, migliore.
Due giorni dopo – In studio
- Due giorni fa ho litigato con mio marito, VOLEVO LITIGARE! … Ero nervosa… sono uscita di casa … Anche ieri ho litigato, ero nervosa, nervosa… (turpiloquio) … mi avevano trattato a pesci in faccia … avevo un nervoso!
- Ho pianto, ieri e l’altro ieri … quel dolore era stato troppo per me … dovevo sfogarmi, in un modo o nell’altro.
- Sto molto meglio, ma non posso ancora fare tutti i movimenti.
- Ieri ho avuto mal di pancia, ho cominciato ad evacuare due giorni fa, prima era tutto fermo.
Coffea cruda 200 K- Un tappino, poi attendere 14 giorni. Il dolore scomparve definitivamente.
- Le conclusioni
Il problema non è sbagliare, ma: NON APPRENDERE DAI PROPRI ERRORI!
Ogni errore ha un insegnamento. Ci fa escludere qualcosa ed apprendere qualcos’altro. (Sempre che si sia disponibili ad apprenderlo!)
II – La terapia personale come training
Grande opportunità, difficile e preziosa, forse insostituibile.
Esercizio all’auto osservazione.
Perfezionamento nella percezione, definizione ed evoluzione del sintomo.
Meglio un tutor iniziale, con possibilità di uso del placebo.
Difficoltà nella scelta del medicamento in situazioni di necessità.
Apprendimento accelerato ed indelebile circa la valutazione dell’importanza dei sintomi per la prescrizione.
Insegna ad essere essenziali ed incisivi.
Si comprende concretamente cosa significhi una guarigione omeopatica, il recupero dell’energia vitale sana, non semplicemente la scomparsa dei sintomi.
Un caso «semplice»
Due o tre volte l’anno vengo colpito da una violentissima rinite, che non mi dà tregua, nelle prime 48 ore debbo occuparmi solo del mio naso, non posso fare altro, con sollievo di notte che trascorro senza alcun disturbo.
Ha sempre le stesse caratteristiche:
Violenta. Solo di giorno. Secrezione acquosa senza sosta. Starnuti violenti. Meglio all’aria aperta, anche fredda, peggio al chiuso ed al caldo. Senza caduta delle forze né perdita di appetito.
- … nessun caso è semplice, in particolare il proprio!
Una volta risolsi con Bryonia, ero molto preoccupato dal lavoro, mi guarì subito. Altre volte non funzionò affatto.
Non suggerite Nux vomica, non dà alcun risultato.
Una volta risolsi con Tubercolinum: migliorava in montagna, al vento, andando in moto.
Due volte risolsi con Lachesis per sintomi che non vi sto a dire.
La maggior parte delle volte non risolsi con nulla, schiumai rabbia insieme a catarro per la mia impotenza di fronte ad una rinite.
L’episodio che racconto è di circa 4 anni fa. Era Estate.
In genere la rinite arriva quando sono saturo di lavoro, una sorta di insofferenza, di bisogno di fare altro. Ma in quel caso non potevo … non possiamo quasi mai!
Ero costretto a casa, avevo dovuto disdire le visite, avevo consumato molti pacchetti di fazzoletti e non mi rassegnavo. Controllavo e ricontrollavo i sintomi, ma non avevo risposte diverse da quelle già viste.
Mentre mi affannavo col repertorio mangiavo pomodori, ne avevo comperati due cesti e ne avevo già terminato uno, avevo deciso di pranzare così, spontaneamente.
- Ma dov’è il sintomo caratteristico, il keynote!?
Già, dov’è, ho esaminato tutto, tutti gli aspetti, anche quelli mentali … Non c’è altro, non c’è altro, devo rassegnarmi …! E continuavo a mangiare POMODORI …
Per pranzo frustrazione e pomodori.
- Il keynote? E’ davanti ai tuoi occhi!
GENERALS – FOOD and DRINKS – tomatoes – desire: (32)
bell. dulc. Ferr. ferr-f. ferr-i. ferr-lac. ferr-m. ferr-n. ferr-p. ferr-s. ferr-sil. ign. lyc. mang-act. mang-i. mang-m. Mang-met. mang-n. mang-p. mang-s. mang-sil. med. nat-sil. nicc. nicc-met. nicc-s. oncor-t. phos. psor. sulph. tritic-vg. vanil.
GENERALS – FOOD and DRINKS – tomatoes – desire – raw: (5)
dulc. ferr. ign. med. tritic-vg.
Dulcamara 30CH
Furono sufficienti 3 granuli per 3 volte … E i sintomi magicamente scomparvero (Nota: fu l’unica volta in cui Dulcamara si dimostrò efficace)
- Ma la vera difficoltà è nella terapia cronica
La terapia costituzionale di se stessi è una grande opportunità densa di Insidie. Il CAOS è sempre in agguato. L’obiettivo è ambizioso:
- La conoscenza di se stessi
- La conoscenza della propria malattia
- I mezzi per alleviarla (se non addirittura guarirla)
Come sempre una percentuale di SCHIZOIDISMO guidato ci verrà in aiuto.
IL SINTOMO
Quanti sintomi produco?!
E quali sono quelli realmente importanti per la prescrizione?
Posso applicare tutti i metodi: i sintomi attuali, quelli caratteristici, quelli causali …
Vado a repertorizzare … ma non esce nulla di significativo.
Poi un sintomo scompare, o forse non c’è veramente mai stato, o comunque non in modo significativo …
Si potrebbe attendere, se non fosse che: ho bisogno di stare meglio ora!
IL FILTRO UMORALE
Riuscire ad attendere è la risposta giusta.
Se lo si fa per un po’ di tempo si può osservare quanto convinzioni apparentemente certe di questo o quel medicamento durino il tempo di pochi giorni o ancora meno.
A questo punto non stiamo di certo guarendo, ma stiamo imparando velocemente alcune cose determinanti al, riguardo ad esempio:
- La relatività delle nostre certezze.
TEMPO DI PRESCRIVERE
Ora possiamo prescriverci un rimedio, che difficilmente sarà il simillimum del caso.
Ma qualche sintomo lo cambierà, e sarà interessante capire quale.
Se non perderemo la motivazione e continueremo ad AUTO OSSERVARCI, accumuleremo dati preziosi circa noi ed i rimedi che decidiamo di volta in volta utilizzare. Questa cosa succederà più e più volte, ed accadrà che ci prescriveremo il rimedio corretto che ci porterà un profondo miglioramento.
E CAPIREMO definitivamente il senso di:
- MIGLIORARE
- GUARIRE
… Ogni passo avanti che faremo migliorerà esponenzialmente la nostra:
- CAPACITA’ DI CURARE
Ogni acquisizione sarà inattaccabile perché appresa sul campo di battaglia elettivo, cioè su:
- NOI STESSI.
III – IL PROVING come perfezionamento
Il livello successivo è l’esperienza di riconoscere in noi un sintomo che non ci appartiene che è parte di una:
- MALATTIA ARTIFICIALE
generata allo scopo di conoscere una
- INDIVIDUALITA’ MEDICAMENTOSA
Riconoscere l’altro in sé.
E’ molto difficile anche solo immaginare la profondità di azione di una sostanza dinamizzata. Il sintomo viene inevitabilmente percepito come proprio.
Riconoscerlo come estraneo ed attribuirlo alla sostanza richiede una sensibilità molto raffinata.
Se stessi come strumento per conoscere l’ignoto.
Dal Proving di Etna lava (2001-02)
Ho sognato di essere con molta gente e guardare un panorama, in fondo si notava uno spruzzo alto di acqua che apparteneva ad un’industria (cioè uno scarico della stessa). All’improvviso questo getto di acqua diviene molto grande e misto a fuliggine, è così alto e grande che mi raggiunge, io mi rifugio nella mia macchina. (Sogno assolutamente nuovo). GP, 31.
Ho sognato che c’era una pioggia fortissima che allagava tutto, io guardavo dall’alto una valle tra due catene montuose che era completamente invasa da acqua impetuosa, anche la strada che dovevo percorrere era allagata. (Mai sognata tanta acqua). GP, 32.
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