Il Farmaco Omeopatico

Il Farmaco Omeopatico, più comunemente chiamato rimedio, non contiene la sostanza di partenza a livello infinitesimale, così come l’Omeopatia non è la medicina delle piccole dosi o, per l’appunto, delle dosi infinitesimali. Questi luoghi comuni vanno definitivamente cancellati. Se desideri conoscere in breve cosa realmente è un farmaco omeopatico vai avanti in questa facile lettura, capirai anche il significato delle sigle CH, K, LM.

Dinamizzazione Centesimale Hahnemanniana (CH) >>

Materie prime

Le materie prime di partenza per la preparazione dei rimedi omeopatici sono di origine vegetale, minerale o animale; a volte derivano da tessuti patologici umani. Vengono selezionate, raccolte o prelevate e preparate secondo regole ben precise, codificate nella farmacopea, affinché le qualità rimangano inalterate e non avvengano contaminazioni di alcun tipo. Si procede quindi alla preparazione delle Tinture Madri, delle Soluzioni o delle Triturazioni, che sono le preparazioni di base dalle quali si producono i rimedi omeopatici veri e propri.

Tintura Madre (TM)

È una forma farmaceutica liquida che si ottiene da prodotti di partenza vegetali o animali ed alcool a differenti gradazioni. Di alcune piante viene usato il succo, variamente estratto; altre vengono lasciate essiccare; i prodotti animali vengono stabilizzati mediante disidratazione. Il risultato di tali procedimenti viene messo a macerare in soluzione alcolica. La validità è di cinque anni.
La Tintura Madre, non avendo subito il processo di Dinamizzazione, non può ritenersi rimedio omeopatico.

Soluzione

È una preparazione liquida ottenuta da sostanze minerali o di sintesi ed acqua distillata o alcool, in varia percentuale, come prescrive la farmacopea per ogni sostanza. Le sostanze debbono logicamente essere solubili, cioè capaci di dissolversi nel solvente. Anche la soluzione, come la Tintura Madre, non è rimedio omeopatico, ma preparazione di base per la successiva produzione dei rimedi omeopatici.

Triturazione

È il metodo che permette la produzione di rimedi a partire da sostanze insolubili, solide o liquide, fresche o secche, vegetali, animali, minerali o di sintesi.
Si realizza omogeneizzando ripetutamente la sostanza base all’1% o al 10% con lattosio, per un’ora, in un mortaio speciale. Siccome tale procedimento equivale ad una vera e propria dinamizzazione, la triturazione non si limita a fornire una preparazione di base per la realizzazione dei medicamenti, ma anche un vero e proprio rimedio omeopatico in polvere.
Dopo la 3a triturazione centesimale qualsiasi sostanza viene considerata solubile, per cui si può passare alla dinamizzazione vera e propria.

Dinamizzazione (Diluizione + Succussione)

Dopo aver preparato la Tintura Madre o la Soluzione o la Triturazione di una sostanza in basa alle sue caratteristiche di partenza, si passa alla preparazione vera e propria del rimedio omeopatico che prende il nome di dinamizzazione e comprende due fasi: la diluizione e la succussione.

Esistono vari metodi, alcuni messi a punto proprio da S. Hahnemann, altri suggeriti dall’esperienza o dall’esigenza di metodiche più economiche, veloci e standardizzabili.

DINAMIZZAZIONE CENTESIMALE HAHNEMANNIANA (CH) o in flaconi separati

Introdotta da Hahnemann stesso, è stato il primo metodo di preparazione utilizzato.
I rimedi della serie CH sono prodotti in scala di diluizione centesimale (CH = centesimale hahnemanniana) – Vedi immagine

Nel 1° flacone viene messa 1 parte della sostanza preparata come Tintura Madre, Soluzione o Triturazione insieme a 99 parti di solvente (DILUIZIONE), che nei primi quattro passaggi è alcool al 70% o 80% e nei successivi è acqua distillata; si imprimono poi 100 energiche scosse al flacone (SUCCUSSIONE, un tempo manuale, oggi più spesso con macchine apposite).

Abbiamo la 1a diluizione Centesimale Hahnemanniana che indicheremo con la sigla 1CH dopo il nome del rimedio, esempio: Arnica Montana 1CH.
Da questo primo flacone si prende 1 parte e si mette in un altro flacone che già contiene 99 parti di solvente, si scuote ancora 100 volte e si ottiene la 2CH.

Dinamizzazione Centesimale

Si ripete il procedimento fino alla potenza desiderata, con la quale si impregneranno accuratamente dei granuli, che sono la forma di somministrazione più comune. Il limite per tali preparazioni, era la 30CH, oltre risultavano dispendiose visto che ogni passaggio richiede un nuovo flacone che non potrà più essere riutilizzato. Attualmente alcune ditte farmaceutiche producono la 200CH e di alcuni rimedi anche la 1000CH.

Questo metodo, detto anche dei flaconi separati, fu utilizzato da Costantino Hering di Filadelfia per preparare la serie DECIMALE.
In quel caso i passaggi ed il numero delle succussioni sono le stesse, semplicemente varia la diluizione, che è di 10 invece che di 100. Tale serie si identifica con una D o con una X (es.: Arnica Montana 3D o 3X).

DINAMIZZAZIONE CENTESIMALE DI KORSAKOFF (K) o in flacone unico

Fu introdotta dall’ufficiale medico russo Korsakoff nel 1832: per curare i feriti in battaglia aveva la necessità di produrre rimedi omeopatici velocemente e con scarsi mezzi. Invece di cambiare ogni volta flacone si limitò a svuotare e riempire nuovamente lo stesso flacone: la medicina ottenuta funzionava alla perfezione! In sostanza la metodica segue sempre la scala centesimale, ma è sufficiente un unico flacone, semplificando enormemente la procedura.
Come prima operazione si versa 1 parte della preparazione di base e 99 parti di solvente in un flacone e si agita 100 volte (1K, fin qui uguale ad 1CH); per ottenere la 2K si rovescia il contenuto del flacone, si aggiungono 99 parti di solvente e si agita 100 volte. Si ripete il procedimento fino alla diluizione desiderata, impregnando poi i globuli con la soluzione (es.: Arnica Montana 2K … 200K … MK o 1000K; XMK o 10.000K, è comune l’uso della numerazione romana).

Simon Nicolaievitch von Korsakoff >>

Può lasciare perplessi lo svuotamento del flacone e l’aggiunta di volta in volta nel recipiente ormai vuoto di 99 parti di solvente. In realtà viene utilizzato il liquido adeso alle pareti che studi accurati hanno dimostrato essere di entità costante. La farmaceutica omeopatica si avvale attualmente delle più moderne tecnologie che garantiscono risultati costanti e riproducibili ed anche per la realizzazione dei rimedi della serie K esistono da tempo apparecchiature molto precise che hanno definitivamente sostituito i passaggi manuali, non standardizzabili.
Le preparazioni Korsakoviane sono molto usate nella pratica clinica con risultati eccellenti.

DILUIZIONE CINQUANTAMILLESIMALE (LM) Secondo Hahnemann

Questa serie fu introdotta da Hahnemann negli ultimi anni della sua vita. E’ una preparazione complessa.
Si fanno tre triturazioni successive tra la sostanza ed il lattosio. Dalla terza triturazione si prelevano 0,05 grammi che vengono sciolti in 500 gocce di soluzione idroalcolica; se ne preleva 1 goccia che viene messa in un flacone contenente 100 gocce di alcool a 90°, si agita 100 volte, si prende una goccia e si impregnano 500 globulini di lattosio di misura e peso particolari: è questa la 1a diluizione cinquantamillesimale che indicheremo con la sigla 1LM o 0/1LM, in certi paesi 1Q.
Per ottenere la 2LM si prende 1 globulo impregnato della 1LM, si scioglie in una goccia d’acqua, si aggiungono 100 gocce di alcool, si agita 100 volte e se ne impregnano 500 globulini. Così di seguito. – Vedi immagine
Il nome cinquantamillesimale deriva dalla diluizione 1:50.000 che ha subito il prodotto di partenza (100 gocce x 500 globuli = 50.000).
È una preparazione che si fa apprezzare per l’efficacia e la maneggevolezza d’uso; il metodo è più elaborato e quindi più costoso.

Dinamizzazione Centesimale >>

DILUIZIONE A FLUSSO CONTINUO

È un metodo scarsamente utilizzato in Italia.
Viene utilizzato principalmente per ottenere potenze molto elevate, sempre nell’ordine della scala centesimale, fino addirittura alla milionesima diluizione.
Si inizia con una 30 CH e si eseguono 970 diluizioni di Korsakoff, la diluizione così ottenuta, una 1.000K, viene messa in apparecchio detto di Skinner.
Il metodo consiste nel far passare in un tubo di vetro contenente la soluzione prima preparata una corrente di acqua che diluisce progressivamente il preparato all’interno. Questo metodo semplifica molto i passaggi con un risparmio di tempo veramente notevole. Da molti però viene giudicato impreciso e poco affidabile. Questi rimedi si trovano in commercio semplicemente con il nome della sostanza e la diluizione (es.: Arnica CM o 100.000 ….).

Come si presenta

Il rimedio omeopatico sorprende chi per la prima volta si avvicina all’Omeopatia: piccole palline di zucchero che sembrano essere fin troppo innocue, oppure gocce da sciogliere in acqua; niente iniezioni, nessun effetto tossico. La via di somministrazione per eccellenza dei rimedi omeopatici è quella sublinguale: la mucosa della lingua ha una notevole capacità di assorbimento grazie alla sua ricca vascolarizzazione. Nei lattanti si può somministrare il rimedio diluito nell’acqua.
GRANULI
Sono piccole sfere lattosio, lo zucchero del latte, più raramente di saccarosio, il comune zucchero. Sono presenti in tubi contenenti circa dai 60 ai 140 granuli. Si assumono in numero di due, tre, cinque per volta, secondo la prescrizione del medico.
GLOBULI
Sono sferule dieci volte più piccole dei granuli. Sono preparati in piccoli tubi da assumere in dose unica. Esistono pure in confezioni contenenti capsule numerate, da assumere rispettando l’ordine numerico: sono dosi uniche di potenza gradualmente crescente.
GOCCE
In preparazione idroalcolica, con alcool presente in genere al 20%, in alcuni casi in percentuali superiori. Si sciolgono in acqua in numero variabile o direttamente in bocca.