IL MEDICO OMEOPATA n. 63 (Dicembre 2016)
Dott. Gustavo Dominici
“Il mondo non sta cambiando, è già cambiato. Anche i nostri attuali o potenziali pazienti hanno subito delle mutazioni, non sempre positive. Alcune parole chiave potrebbero essere: volatilità, falsa emergenza, facile soluzione. Non possiamo che vivere il nostro tempo, tanto vale farlo con consapevolezza e mantenere intatto il nostro unico obiettivo: curare realmente gli esseri umani malati.”
Il mondo
non sta cambiando, è già cambiato. L’evoluzione della comunicazione ne è stata l’artefice principale. Possiamo non amare i social network, considerarli solo parodie del comunicare, ma dobbiamo prendere atto che l’esigenza di contatto e condivisione sta diventando travolgente. Tutti si scambiano tutto, insulti compresi, e si mescolano, presto anche fisicamente (migrazioni), in una sorta di purpurì (pot-pourri). E questo frenetico movimento sta avvenendo a velocità logaritmica. E’ inarrestabile. E’ inutile costruire muri di pietre o psichici, verranno travolti. Tutto è e sempre più sarà a disposizione di tutti: le opportunità, le informazioni, gli inganni, infine gli spazi fisici. Questo è negativo? Non so, direi semplicemente che questo è. Anche i nostri attuali o potenziali pazienti hanno subito delle mutazioni, non sempre positive. Una delle parole chiave che li sintetizza è: VOLATILITÀ. Tutto è veloce, leggero, mutevole. Come dare e togliere un like. Anche le decisioni. Ad esempio ho notato da tempo che un primo incontro con un nuovo paziente non può essere posticipato troppo. In un breve lasso di tempo, quale alcuni giorni o al massimo due settimane, il potenziale paziente ricerca e trova tali e tanti suggerimenti diversi per il suo problema da esserne frastornato, quasi certamente seguirà quello dell’amico più insistente. Il tutto in una nube di FALSA EMERGENZA che, in quanto tale, richiede un tempo di soluzione (apparente) brevissimo. Sappiamo bene che la malattia cronica di cui il paziente è portatore è stata costruita e si è strutturata negli anni e che i tempi di guarigione potranno non essere brevissimi e necessitare di varie tappe, ma questa realtà è accettata da pochi. E allora i vincitori del momento potrebbero essere i venditori di illusioni, purchè di facile e rapido consumo. Togli questo alimento e la tua vita tornerà a risplendere, non più malattie né cattivo umore. Aggiungi un po’ di vitamina D e la tua depressione sarà solo un cattivo ricordo. Già, la FACILE SOLUZIONE (apparente), la trovata geniale, il colpo di fortuna, lo strike. Temo che il gioco d’azzardo sia destinato a crescere sempre più, è perfettamente in linea con i tempi. D’altra parte ho notato un ritorno di molti pazienti del passato, anche oltre 10 anni, bisognosi di un punto di riferimento solido, organizzato, che garantisca presenza ed affidabilità. Inevitabilmente direi. La salute è un bene primario e dopo la sbronza della soluzione facile occorre un approdo stabile. E poi tante richieste da persone disperate, che dopo aver girato per medici prima e guaritori poi, sono esausti: nel corpo, nella mente e nel conto corrente. Arrivano con montagne di esami di laboratorio e farmaci e integratori e prodotti naturali, serve un’ora solo per districarsi. Non possiamo che vivere il nostro tempo, tanto vale farlo con consapevolezza, cercare di comprendere cosa sta accadendo, attenuarne gli inconvenienti, coglierne le opportunità e soprattutto mantenere intatto il nostro unico obiettivo: curare realmente gli esseri umani malati.
La Scuola di Omeopatia AFMO (Alta Formazione in Medicina Omeopatica) di Reggio Calabria è una delle più importanti e certamente delle più dinamiche scuole di Omeopatia italiane. Negli ultimi anni ha arricchito i congressi FIAMO con molteplici lavori di livello. Reggio Calabria ospiterà il XV congresso nazionale dal 24 al 26 Marzo prossimi ed inevitabilmente la scuola AFMO ne è direttamente coinvolta. Ad arricchire il programma sono previsti due importanti seminari: uno di Faruk Master, l’altro del veterinario Marc Brunson. Fino ad ora il congresso FIAMO non era sceso più a sud di Napoli, mi ha fatto particolarmente piacere la scelta di Reggio, per i colleghi e per la città. Il congresso rimane l’unico mezzo di scambio e comunicazione diretto, fisico, fra noi omeopati, non possiamo lasciarci sfuggire un incontro annuale di tale importanza, per la qualità e per le opportunità che offre. Reggio Calabria è lontana? Suvvia!
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