Accettare l’esistenza dei batteri è stato relativamente facile, è bastato pensare ad esseri molto piccoli, ma con una propria individualità, un metabolismo – entrate, capacità di elaborare le sostanze, uscite – insomma dei piccoli noi: buoni, cattivi o l’uno e l’altro insieme. Con i virus la faccenda è diversa. Non hanno una struttura cellulare, non possono essere pensati come altri noi che la vita ha declinato in forme e modalità diverse. Così simili poi a navicelle spaziali. Essi sono alieni, i veri alieni. E ci invadono.
IL MEDICO OMEOPATA n. 73 (Aprile 2020)
Dott. Gustavo Dominici
S iamo sistematicamente invasi dai virus. Facile rendersene conto quando si sta così tanto a contatto con i pazienti come accade a noi omeopati. Prendi molte telefonate che si assomigliano, persone diverse e non in contatto tra loro ti raccontano sintomi simili, seppure mai uguali. Poi, dopo qualche settimana qualcuno di questi sintomi varia, qualcuno scompare e qualcun altro si evidenzia ed è come se lo vedessi lo strano soggetto nell’abitacolo della sua navicella spaziale che ha modificato qualche parametro per essere magari più incisivo o per adattarsi egli stesso alle circostanze. E non c’è solo lui, ma molti altri contemporaneamente. Ne siamo attraversati, spesso senza nemmeno accorgercene, senza sintomi o con lievi segni: un po’ di stanchezza, qualche doloretto diffuso, qualche starnuto, un bruciore in gola, qualche scarica di diarrea, qualche manifestazione cutanea di poco conto. Quelli famosi si riconoscono, un po’ come le celebrità: l’herpes, l’influenza, il morbillo, la mononucleosi … o si temono e si evitano, quelli proprio cattivi: HIV, Ebola, il virus della rabbia, i virus dell’epatite, … Ma ce ne sono tanti e tanti altri, poco conosciuti eppure presenti. Non possiamo isolarci dall’ambiente, l’idea di un’esistenza sterilizzata è persino sciocca. Possiamo utilizzare molti accorgimenti: quando mescoliamo il nostro sangue o nei rapporti sessuali o in altre situazioni, ma nulla ci eviterà di essere comunque invasi.
Sistematicamente. Abbiamo i farmaci, i vaccini: non sempre efficaci, non innocui, non in tempi adeguati. Quindi, cosa facciamo? Questa volta abbiamo fermato il mondo. Giusto, non giusto: è quello che si poteva fare ed è stato fatto. Ma se accadesse ancora, ed accadrà, e se accadesse con maggiore frequenza, potremo ancora fermare tutto per mesi? Improbabile. E comunque anche questo porterebbe morte e distruzione. Possiamo migliorare ed adeguare le nostre strutture sanitarie, difendere le categorie più deboli, ma dobbiamo accettare che le invasioni sono e saranno inevitabili. Ognuna di queste entità quando penetra in un organismo può causare uno spettro di sintomi che vanno da zero alla morte. Non è certamente casuale o frutto del fato passare indenni un contagio o ammalare seriamente, ma logica conseguenza della nostra condizione vitale. I pazienti bambini sono un campione estremamente attendibile e di facile lettura. Li portano da noi perché ammalano troppo spesso e intensamente, con problemi ricorrenti e gravi, spesso respiratori, che non trovano adeguata soluzione. Dopo sei mesi o un anno di terapia la frequenza e la gravità delle Malattie si abbassano notevolmente. Andando avanti questi pazienti quasi cessano di ammalare, se non per brevissimi periodi e con rapide guarigioni. Molte delle patologie sono di origine virale, solo poi diventano batteriche. Cosa abbiamo fatto? Una guarigione omeopatica rende realmente il malato attivo e reattivo: è egli stesso che elimina l’invasore con le sue armi rese utilizzabili dal rimedio omeopatico. Proprio il contrario di ciò che accade con una terapia armacologica:
qui sono i farmaci che uccidono l’ospite, il soggetto rimane passivo, solamente un campo di battaglia. Nel primo caso il paziente ne esce più forte, nel secondo indebolito dagli effetti collaterali e dal non aver di fatto superato la crisi. La differenza è sostanziale ed i risultati sotto gli occhi di chi vuole vederli: i bambini curati omeopaticamente da più di un anno fanno il 20% o meno delle assenze di un altro bambino. Il dato è clamoroso. Tali risultati sono estrapolabili anche agli adulti, con tempi di reazione e velocità dei risultati a volte minori, proporzionalmente all’età, alle malattie ed all’impegno farmacologico.
Mentre scrivo siamo in pieno periodo critico ed io sono presente in studio per rispondere alle centinaia di telefonate e per visitare in video. Quante di queste persone sono state affette da Covid-19 e sono guarite? Probabilmente molte, in particolare coloro che avevano un impegno respiratorio reale. A tutte è stato consigliato l’isolamento e sono state curate
omeopaticamente. Alcune sono guarite molto velocemente, altre hanno avuto sintomi a lungo, come febbricola, tosse, astenia. Nessuna di loro ha avuto complicanze né ha necessitato di ospedalizzazione. Così è accaduto ad altri omeopati. Quindi, che possiamo fare contro il Covid-19 e tutti i virus che verranno? Quel che sappiamo fare: gli omeopati
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