Ma di tutte le esperienze relative agli effetti puri che medicamenti semplici producono su un uomo normale, e agli stati morbosi artificiali e ai sintomi generali nei soggetti sani, le migliori saranno quelle che un medico, sano e perspicace, senza preconcetti e cosciente, istituirà su se stesso (…)
Egli sa con la massima certezza quanto ha percepito nell’esperimento su se stesso (…).
Inoltre queste osservazioni originali gli insegnano a comprendere le proprie sensazioni, il proprio modo di pensare, il proprio temperamento (“Conosci te stesso”, principio di ogni sapienza), e lo educano all’indagine osservativa, indispensabile al medico.
– Organon dell’arte del guarire (§ 141 e nota)
PROVINGS
Il Proving. Samuel Hahnemann
Il Proving. Costantino Hering
E inoltre, mentre preparavamo le cosiddette vecchie medicine, non dimenticavamo mai la nostra condizione di vecchi esploratori del mondo sconosciuto dei risultati, degli effetti; mai dimenticavamo il terreno di lavoro della nostra arte di guarigione, per cui preparavamo di volta in volta anche nuove medicine; facevamo regolari Provings, almeno una volta l’anno, spesso due, fino a tre volte l’anno. Questi Provings erano come delle grandi feste nella nostra comunità e tu non puoi considerarti vero membro di essa se non vi partecipi. Un Proving è la più stupefacente cosa che il mondo abbia mai conosciuto. Noi ne soffriamo e ne gioiamo; Vi sacrifichiamo un po del nostro confort, e guadagniamo anni di forza da esso; noi andiamo a scuola ad imparare ed aumentiamo la certezza della nostra arte di guarire. Allo stesso tempo, sperimentare farmaci è di tutte le altre vie la migliore, la più facile per padroneggiare la nostra Materia Medica. È la via per imparare.
Osservare è l’arte delle arti, la principale sulla quale le altre si basano.